Si è svolta ieri pomeriggio presso la sala stampa dello stadio Nino Vaccara la conferenza stampa del direttore
generale del Mazara, Saverio Provenzano. Il dg ha parlato anche alla presenza di una rappresentanza di
tifosi. Di seguito i passaggi principali:
“Quando siamo arrivati – afferma il dg – abbiamo trovato una situazione disastrosa con debiti per circa
50mila euro. Ancora oggi paghiamo l’IRES del 2020 oltre a diverse vertenze: di queste, una è del 2011 del
valore di 8mila euro. Nessuna società precedente si è premurata di saldare i debiti in passato. Domani
avremo pagato tutti gli stipendi di ottobre”.
“Nel mio business plan – prosegue Provenzano – l’unica cosa sbagliata è stato l’apporto dei tifosi.
Purtroppo a oggi stiamo facendo incassi bassi ma riceviamo critiche. Non voglio fare polemica, ma invito i
tifosi a venire allo stadio per contestare. Nessuno ha visto la partita col Marineo, dove abbiamo dominato
ma purtroppo abbiamo perso con un gol preso dopo pochi secondi. La colpa è mia perché non siamo riusciti
a trovare un attaccante”.
“Sto cercando di creare una nuova società, che ancora oggi è quella vecchia. Abbiamo chiesto
all’amministrazione comunale un dialogo perché abbiamo bisogno di un progetto vero. Senza un centro
sportivo questa città non avrà mai un futuro importante, a meno che non arriva un arabo, uno sceicco. Se io
ho trovato tutti questi debiti, vuol dire che qualcuno in passato li ha fatti. Questo ha comportato anche il
fatto che tanti giocatori non volessero venire a Mazara, ma non dipende da noi. Purtroppo si paga uno
scotto di undici anni di disastro totale”.
“Finalmente abbiamo trovato un dialogo con l’amministrazione comunale. L’unica componente che manca
è la tifoseria, per colpa nostra non siamo riusciti a portarvi allo stadio. Le nostre porte sono aperte, gli
sponsor ci stanno dando una mano e se qualcuno volesse farsi avanti lo aspettiamo”.
Sull’esonero del tecnico: “Purtroppo abbiamo esonerato Dino ed è una cosa che dispiace. Stiamo cercando
di prendere un allenatore che possa aiutarci a fare un campionato sereno oppure un progetto biennale
perché vogliamo cominciare a programmare la prossima stagione. Dino aveva un ingaggio e ne dovremo
pagare un altro. Il mio problema vero con Dino è stato umano perché lui ha dato l’anima finora.”.
Sugli obiettivi: “Non abbiamo promesso nulla, se non un campionato sereno. Purtroppo al momento non è
sereno ed è colpa nostra. Sotto di noi ci sono formazioni importanti come sopra di noi ci sono squadre che
non reputo superiori a noi”.
Sul mercato: “Col ds ci stiamo muovendo per rinforzare la squadra è colmare alcune lacune. La squadra che
ha fatto 10 punti nelle prime partite non può essere la stessa che ha fatto tre punti nelle ultime cinque.
Eravamo andati a Sciacca convinti di fare una partita importante. Non ho mai visto una partita così brutta e
indecorosa. Siamo andati avanti, abbiamo dato tante possibilità alla squadra e purtroppo il risultato è stato
perdere partite in cui abbiamo subito un solo tiro in porta. Il nostro ds ha portato un giocatore come Lo
Giudice che ha fatto la differenza anche in Serie D. Purtroppo finora non ha fatto la differenza. Noi a
dicembre ci rinforzeremo, posso garantirlo”.
Sulle critiche: “Sono contentissimo delle critiche quando si viene allo stadio a guardare le partite. Nessuno,
ripeto ha visto la partita di Marineo e non voglio togliere nulla al Marineo, ma noi avremmo meritato un
applauso per come ha giocato. Poi è vero, abbiamo preso gol nei primi minuti per tre partite. Perdere col
Marsala sarebbe stato un disastro, fortunatamente abbiamo vinto”.
Sui progetti a lungo termine: “Credo che ci siano le potenzialità per fare un giorno un campionato di Serie C,
ma abbiamo bisogno del pubblico. Mi rivolgo ai tifosi: venite a dare un contributo, possiamo anche
abbassare i prezzi. Vorrei vedere le 2–3mila persone allo stadio che mi sono state raccontate”.
Sul dualismo con la Mazarese: “A Mazara c’è anche un’altra realtà, con la quale non ci sono rivalità. Ci
stimiamo e condividiamo lo stadio, è un’altra formazione che affronta il campionato di Eccellenza”.
Sulle presenze allo stadio: “Se questa città portasse allo stadio mille persone, non ci sarebbe bisogno di me
o degli sponsor. La piazza si potrebbe autogestire con un incasso di 10mila euro a partita. Sarebbe giusto
incitare i ragazzi e poi eventualmente fischiarli a fine partita. A breve arriveranno dei giocatori che sulla
carta dovrebbero garantirci serenità”.
Sui tifosi: “Ho visto una sola volta uno striscione dei tifosi. Ed è brutto vedere i tifosi ospiti con gli striscioni
e noi no”.
Sulla società: “Io non prendo soldi, prendo 0 euro. Il ds lo stesso. La squadra quest’anno costa 272mila
euro. Se volete venite dal commercialista e vi faccio vedere i compiti. La priorità è pagare questi ragazzi, lo
staff e i debiti. Altri soci entreranno se avremo il centro sportivo. Siamo venuti qui per realizzare un
progetto. Se questo non si potrà realizzare è normale che io dovrò andare via. È comunque impensabile che
una piazza come questa possa restare un’Eccellenza. Vorrei creare un azionariato popolare a partire dagli
sponsor che stanno dando l’anima. Non potete neanche immaginare gli sforzi del presidente Titone. In
passato avrà fatto i suoi errori come li abbiamo fatti tutti. Ha capito che non può avere da solo la forza
economica per andare in Serie C. Ed è il primo che farà un passo indietro quando ci saranno le condizioni.
Ha preso una società con determinati problemi e l’ha salvata. Altrimenti il Mazara non ci sarebbe stato più.
Ha avuto la fortuna di trovare un altro pazzo che sono io, un altro pazzo come Gigi (il ds Prestigiacomo, ndr)
è un altro pazzo come Franco (il responsabile dell’area comunicazione e area medica, dott. Scaturro, ndr).
Sarebbe da folli tornare indietro. Come si fa a invertire la rotta? Quale presidente verrà qui a investire se le
cose non cambiano?”.
Sul ritiro: “Abbiamo fatto un ritiro a Palermo per cercare di isolarci un attimo. Oggi siamo a due chilometri
dallo scollinare questa montagna”.
A questo punto ha preso la parola anche il presidente Davide Titone: “A oggi abbiamo tolto 11 vertenze,
togliendo debiti che non erano nostri. Io sono il primo ultras e sono contento di vedere altri tifosi qui. A
dicembre se Dio vorrà saremo a posto. Abbiamo sabato una società. Abbiamo tolto i debiti passati. C’era un
disastro, debiti ovunque. Malgrado tutto a oggi c’è una realtà ben diversa. Tanti soci hanno sposato questa
causa e oggi c’è una società diversa e seria”.
Dopodiché è tornato a parlare ancora il dg Provenzano: “Basta mettere il mio nome sui motori di ricerca e
dovrebbero uscire determinate cose. Non posso in questo momento annunciare dei soci che in questo
momento non possono tecnicamente essere soci. Spero di poter annunciare entro il 15 dicembre i nuovi
soci e liberare Davide, pronto a fare un passo indietro”.
Il dg ha provato a fare un po’ di chiarezza: “In una ASD le responsabilità civili e penali sono del presidente.
Analizzare undici anni di cazzate con contabilità inventate e appunti sui foglietti del pane non è facile. Oggi
abbiamo deciso di rateizzare l’IVA del 2020. Dobbiamo ancora rateizzare l’IVA del 2021 e poi partirà la
nostra gestione”.
Partnership con Vivaticket: “Siamo l’unica squadra di Eccellenza e forse anche in Serie D che ha Vivaticket
come partner. In tutte le squadre che ho gestito la biglietteria è automatica. Sembrava un ufo ma basta un
pulsante per avere un report preciso. Non ho mai gestito una società in questa categoria. Alcune situazioni
sono anomale, tipo la mancanza di un conto corrente e un plafond iniziale. Qui abbiamo trovato meno
50’mila euro”.
Sulla credibilità “Mancava credibilità ed eravamo senza garanzie economiche. Oggi abbiamo credibilità
economica diversa e i giocatori a dicembre arriveranno. Se non si mette a posto la situazione finanziaria,
non si può fare nulla”.
Sul nuovo allenatore e la squadra che verrà: “Domani al 99% si conoscerà il nome del nuovo alllenatore.
Abbiamo cercato dei profili, cinque o sei ci hanno cercato e abbiamo parlato con tutti loro. Domani
annunceremo, credo già in mattinata, l’allenatore. Dal 1° dicembre invece aprono le liste e vedrete i
giocatori che arriveranno. Se sto dicendo che prendo cinque giocatori, è logico che altri cinque andranno
via”.
Confronto con la squadra: “La società oggi nello spogliatoio ha detto ai giocatori alcune cose. I ragazzi
sanno benissimo che devono essere responsabilizzati”.
Sul prossimo impegno in trasferta col Monreale: “Domenica andremo a giocare con una squadra che ha 8
punti. Non stiamo dicendo che il Monreale è una squadra materasso. Se abbiamo investito su dei giocatori
che dovevano fare la differenza e non l’hanno fatta è colpa nostra. Domenica non ci sono più alibi”.
L’ufficio stampa
Responsabile Area Comunicazione – Dott. Franco Scaturro
Addetto stampa – Luca Di Noto