Marsala- “Ho seguito con attenzione il “caso rugby” che è approdato in Consiglio Comunale a Marsala con la relativa e quanto mai scontata richiesta di dimissioni di tutta la giunta del sindaco Massimo Grillo oltre che dell’assessore responsabile dello sport Ignazio Bilardello. Dal dibattito che ne è seguito, come da copione, Grillo ha cercato altrove e distanti da sé e dai suoi sodali, eventuali responsabili della penosa vicenda che ha esposto Marsala al ridicolo e alla pubblica vergogna. Ma a ben guardare i fatti non comprendo lo stupore e meno che mai l’indignazione. Si tratta piuttosto e molto banalmente della testimonianza dell’ordinaria incapacità amministrativa e inadeguatezza politica che costituisce il “marchio” di questa amministrazione. Possiamo dire che siamo di fronte alla cronaca dell’ennesimo fallimento di Grillo e dei suoi amici. Senza se e senza ma. Un fallimento che pesa come un macigno proprio perché fatto ai danni di bambini a cui il rugby insegna la competizione leale, la solidarietà, il rispetto delle regole, la forza di rialzarsi dopo una caduta, il valore dell’amicizia. A ben vedere sono gli stessi valori che dovrebbero ispirare coloro che fanno politica ed hanno responsabilità di governo. La manifestazione “Millemete” doveva svolgersi a Marsala allo stadio Lombardo Angotta tranne poi scoprire a soli 40 minuti dall’inizio che lo stadio non era agibile. Come può accadere una cosa del genere? Come si può tollerare che questo sia realmente accaduto di fronte a centinaia di persone, bambini, giovani, famiglie che da tutta la Sicilia erano venute a Marsala per un evento sportivo programmato, definito e concordato da tempo con il sindaco e l’assessore allo sport? E’ una vergogna colossale, una mortificazione che colpisce profondamente tutti ad eccezione di chi ne è responsabile. Grillo biascica che bisogna leggere le carte, verificare, capire, piuttosto che accusare e colpevolizzare, e insieme al suo assessore allo sport prova senza riuscirvi a fare rimbalzare su altri le proprie responsabilità. Mi viene da pensare che davvero la sfrontatezza di costoro è senza limiti. Incompetenti? Sì. Irresponsabili? Certamente sì, ma soprattutto inadeguati rispetto alle proprie funzioni di organo decisorio che individua le priorità, indica le strategie, assegna funzioni, controlla che chi deve adempiere faccia il proprio dovere e quindi verifica i risultati. Tutte queste procedure sono espressione di ordinaria amministrazione e richiamano la necessità di una programmazione che a Marsala e ai suoi amministratori è estranea e sconosciuta. All’avvocato Bilardello avevamo chiesto di dimettersi subito sia per coerenza con l’intero centrodestra tradito da Grillo (e che per questo ha ritirato il proprio sostegno al primo cittadino) sia per non essere responsabile e complice del disastro che è sotto gli occhi di tutti. Oggi possiamo dirgli che la pessima figura guadagnata sul campo di fronte al mondo dovrebbe indurlo davvero a rassegnare le dimissioni perché al peggio non c’è fine e restando ancorato alla sua poltrona domani sarà ricordato proprio per la collezione di insuccessi e magre figure a cui andrà inevitabilmente incontro. Per restare nel tema della richiesta di dimissioni invocata da tanti consiglieri ormai tutti di opposizione verso tutta la compagine amministrativa, mi permetto di dare un suggerimento utile a mandare a casa Grillo e compagni. Presentate una mozione di sfiducia e votatela, senza troppi virtuosismi teorici e fantapolitici. Sarete gli eroi indiscussi di un’azione liberatoria che vi consegnerà ai vostri elettori più forti che mai. I cittadini sono stanchi, delusi, pentiti ed arrabbiati di vedere Marsala lentamente morire, senza speranza di futuro, senza slanci che diano impulso all’economia, senza una visione di ciò che va fatto per disegnare un nuovo modello di sviluppo. Ho letto le parole di Sigfrido Russo, il suo richiamo ad indiscutibili valori e principi che ispirano questi volontari dello sport all’impegno verso i ragazzi più fragili, quelli che cadono e a cui insegnano a rialzarsi, a credere in se stessi, a guardare avanti e a tendere la mano a chi è rimasto indietro. Sigfrido assorbendo la delusione per le difficoltà di dover riorganizzare tutto in pochi minuti non si è scoraggiato, con l’aiuto dei volontari e dei familiari ha reso possibile la realizzazione dell’evento sportivo. Ha fornito un esempio concreto di cosa bisogna fare quando si vuole raggiungere un obiettivo. La sua lezione è molto chiara, il suo appello a non strumentalizzare la vicenda a fini politici merita di essere accolto. Se riteniamo che Grillo e la sua giunta sono un errore da cancellare la sfiducia è lo strumento giuridico che i consiglieri comunali possono utilizzare. Basta con le polemiche e con le strumentalizzazioni. Agire si può e aggiungo è un dovere a cui non ci si deve sottrarre. Tutto il resto lascia il tempo che trova. Concludo con la frase di Giuseppe Ayala che ricordando Falcone, in un’intervista del 18 maggio scorso racconta: “Quando ci trovavamo in ascensore, Giovanni osservava la targhetta con la capienza e sfotteva: “Giuseppe, qui non calcolano il nostro peso morale. Secondo me non sale”. A Marsala succede esattamente il contrario, la città precipita per assenza di peso morale”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, esponente di Prima l’Italia-Lega, già deputata regionale ed europea.