Lo psichiatra trapanese Nicolò Renda, Direttore sanitario CTA Salus, è stato chiamato ad intervenire tra i relatori nell’evento formativo di Educazione Continua in Medicina “Long Covid cosa ci ha insegnato – le sfide che ci ha lasciato”, che si è svolto presso il Gemelli Molise di Campobasso nei giorni scorsi. Il dott. Renda è stato relatore del tema “Il long covid nella salute mentale dei pazienti”.
Un intervento che parte da un assunto: «La valutazione del long covid è in divenire. Al momento si osserva che anche dopo mesi dalla avvenuta negativizzazione dal virus Sars-CoV2 si definisce come una sindrome caratterizzata da un corteo sintomatologico che può essere indifferentemente: di natura psichica, con stanchezza, affaticamento, problemi cerebro cardio vascolari, immunologici ed endocrinologici».
«In alcuni casi – continua lo psichiatra trapanese – la sindrome da long covid può portare alla riattivazione di virus latenti e ad importanti reazioni allergiche. Con la malattia covid19 si vanno ad attivare una serie di molecole pro infiammatorie che passano dalla barriera ematoencefalica arrivando al cervello e determinando una alterazione dell’ecosistema cerebrale. Una tra queste, forse la più nota, è l’alterazione del senso del gusto e dell’olfatto che molte persone si portano nel tempo».
Il long covid, inoltre, determina una serie di disturbi che intercettano il campo specialistico del dott. Renda: «Si osserva anche il duplicarsi di fenomeni di disturbi d’ansia e depressivi; alterazioni della memoria; peggioramento dei disturbi cognitivi. L’infiammazione di basso grado va a determinare un’alterazione del sistema neuro trasmettitoriale inducendo ansia e depressione. Nel lungo termine tutto ciò può determinare una maggiore incidenza di malattie neurodegenerative».
Tutte condizioni e circostanze che rendono necessari approcci multidisciplinari che coinvolgendo professionisti e medici di diversa specializzazione rieduchino il paziente, progressivamente, a riprendere il suo abituale stile di vita.