Ha suscitato profonda inquietudine l’articolo apparso di recente, a grandi caratteri, intitolato “La solitudine del Satiro Danzante” sul più prestigioso e diffuso quotidiano italiano, il Corriere della Sera.
Firmato da Aldo Gazzullo, giornalista, conduttore televisivo e scrittore, il cui ultimo libro “Quando eravamo, i Padroni del Mondo” sta avendo grande successo.
Scrive Gazzullo sul Corriere “di un meraviglioso quarto d’ora, solo, nel Museo del Satiro Danzante, a Mazara del Vallo, senza che entrassero viaggiatori”.
La responsabilità della perdutamente e dannosa solitudine del Satiro Danzante dura da tempo. È di tutti i mazaresi, in primis il Comune, e poi delle associazioni con finalità culturali e varie. L’hanno dimenticato nelle loro manifestazioni.
Il Satiro Danzante non è entrato nella vista del cittadino mazarese. Non è considerato un valore della sua identità. Ognuno va chiamato alla responsabilità.
C’è inerzia e incapacità a capire i problemi della gestione. Ad esempio il Comune l’ha escluso da ogni manifestazione culturale e popolare.
Non interviene sulle guide cittadine che quasi tutte, non portano i turisti a visitare il Museo del Satiro Danzante, nonostante dal costo dei biglietti d’ingresso, una quota spetta al Comune, in forza del comodato d’uso di 90 anni concesso nel 2002 alla Regione Siciliana per ristrutturazione. Sant’Egidio a museo regionale, unico sistema per avere una statua meravigliosa a Mazara del Vallo.
Necessario ed urgente, cambiare prospettiva e azione di gestione.
Gli analisti e studiosi del “Duemila” sostengono e chiedono al Comune un pubblico dibattito per la creazione della “Fondazione Satiro Danzante”.
Ente con il sostegno finanziario di una grande impresa locale, la Poiatti, o A29 o altra grande azienda, porrà in essere con il Comune e la Regione, strategia di iniziative di alto livello, convegni, dibattiti, eventi e soprattutto Festival annuale, per la conoscenza della cittadinanza e delle strutture nazionali la grande bellezza del Satiro Danzante.
Tocca il cuore della Città, con dati di sviluppo turistico sostenibile, nella cornice europea mediterranea la Statua del Satiro Danzante con la gestione della “Fondazione”.