Il decreto 2003, approvativo del Piano Regolatore Generale di Mazara del Vallo, nella parte che attiene alle previsioni relative all’area portuale, ivi comprese le opere a terra, ha ritenuto necessario che “il completamento della soprelevata” che avrebbe dovuto “ unire il porto all’autostrada” dovesse essere realizzato con “soluzioni progettuali capaci di minimizzare i fattori d’impatto specie nella parte di attacco verso la costa”. L’ANAS, nel completare l’opera ha fatto del suo meglio, evitando, contrariamente all’originario progetto, di sotterrare lo specchio acqueo, Colmata B, adottandolo per mitigare l’impatto della discesa della bretella stradale lungo la costa. Gli ambientalisti dell’Ass.ne Pro Capo Feto – Federazione Nazionale Pro Natura e gli ambientalisti dell’Ass.ne Amici della Terra, dal canto loro, hanno chiesto all’ANAS ulteriori interventi di mitigazione proprio lungo l’area sottostante all’atterraggio della Soprelevata. Mentre sono in corso le trattative, il Comune di Mazara del Vallo, probabilmente autorizzato dall’Ufficio competente del Demanio Marittimo, non trova di meglio che utilizzare detto spazio per lo stazionamento di ramaglie, rifiuti di vario genere e di cani lasciati vagare tra la Colmata B e l’inizio della spiaggia di Tonnarella. Bel biglietto da visita per chi dalla Soprelevata si porta nella parte turistica più ricettiva di Mazara del Vallo. Se il Demanio Marittimo e il Comune non sanno come gestire al meglio questo spazio si adoperino affinchè passi sotto la giurisdizione del Demanio Stradale, così come è stato ipotizzato con l’ANAS.
Gli ambientalisti dell’Ass.ne Pro Capo Feto – Federazione Nazionale Pro Natura e gli ambientalisti di Amici
della Terra.