Vitalin Grimaudo, nonostante i suoi 22 anni, ha molto da raccontare. Nata in Ucraina, ha trovato dimora in riva allo Stretto, cresciuta al fianco di genitori che hanno assecondato la sua arte e la sua creatività comprendendone il valore.
Il suo passato, in un paese molto più freddo dell’Italia, ha ispirato “TRIS“: il quadro che l’ha resa finalista all’ambizioso “Premio Arte” della Cairo editore. A partecipare 500 artisti emergenti. 3 selezioni da superare sino ad arrivare ai 10 finalisti i cui quadri potranno essere apprezzati al Palazzo Reale di Milano, fino al 21 ottobre.
Vitalin è instancabile. Una giovane donna di grande sensibilità e creatività. “TRIS” è un quadro in cui ha riportato i ricordi della sua infanzia. “Quella in cui – racconta all’Eco del Sud – giocavamo sulla neve a tris con un legnetto. La neve veniva spostata e rendeva visibile l’asfalto. Ero molto piccola e si giocava con ciò che si trovava. Con semplicità”. Ecco il perché dei colori – prevalgono grigio e bianco – ed ecco il perché della scelta dell’acrilico su legno con installazioni di carta.
Le opere di Vitalin sono pittoriche ma anche di design e fotografiche. Ad influenzarle non solo il suo vissuto ed il suo presente ma anche gli studi in architettura. È un’artista non più emergente. Piuttosto da scoprire, apprezzare. Le sue opere lasciano il segno e coinvolgono immediatamente chi le osserva. La sua capacità di comporre, utilizzando i materiali più disparati, la rende originale e attraente.
Appuntamento quindi nelle prestigiose sale espositive di Palazzo Reale di Milano, per visitare la mostra collettiva dal 15 al 21 ottobre 2018.