Appello dell’Istituto di ricerca e di sviluppo Il Duemila per salvaguardare, custodire, e valorizzare il grande patrimonio artistico-storico del Santuario Di San Francesco di Mazara del Vallo.
Chiesa da sempre ritenuta uno dei grandi capolavori del “Barocco Siciliano”.
Appartiene alla Diocesi, ma anche alla comunità cristiana. Custodisce l’identità mazarese.
Asset importante della città di Mazara. Arte e cultura sono agenti di sviluppo turistico e promozionale della città.
Studiosi e esperti dell’istituto Il Duemila presieduto dall’avv. Nicolò Vella mediante sopralluogo accurato hanno accertato che, in alcuni punti la pittura di immagine della vita di San Francesco e di Santi, risulta impallidita, quasi cancellata e rischia di comparire.
La fragilità della pittura di testimonianze religiose, storiche, artistiche va recuperata e ricolorata.
Sulla necessità e urgenza di concessione al Vescovato di risorse finanziarie al restauro della chiesa di San Francesco ed eventualmente anche il recupero e restauro delle chiese chiuse San Vito in Urbe, San Nicolò Regale, Sant’Agostino che custodiscono valori sulla identità mazarese Il Duemila propone un Progetto di coordinamento fra Comune e Curia Vescovile.
Spiega Il Duemila il Comune di Mazara ha la chiave per raggiungere più facilmente grossi finanziamenti con capacità di iniziative:
1) Ottenere, con forte impegno, donazioni al Vescovato da parte di Istituti Bancari, con ricche agenzie a Mazara come il Credit Agricole che ha addirittura sponsorizzato il Giro d’Italia
2)Il comune, inserire la risorsa dei restauri di Chiese nel progetto multifunzionale di interventi, predisposti con fondi del PNRR che possono articolarsi su questi obbiettivi.
Va ricordato come incoraggiamento che il Comune di Mazara nei primi anni del 1980 ottenne un milione e più dalla “Banca San Paolo” per l’apparecchiatura della TAC all’ospedale “ABELE AIELLO”.
Per la storia dell’Italia e dell’Europa importante tenere conto, che Santuari e Conventi di Mazara e Messina città di porti strategici, per l’Africa, furono i primi e unici costruiti in Sicilia, in vita, dal Santo di Assisi, essendo in gioco, nel mediterraneo, la fede cristiana per l’espandersi islamico.
Nota Stampa Il Duemila