Illustrissimo Ministro Guardasigilli Alfonso BONAFEDE, Esimio Capo della Polizia Penitenziaria Presidente Giuseppe BASENTINI, siamo costretti come UILPA Polizia Penitenziaria a scrivere di nuovo per la questione della Base Navale della Polizia Penitenziaria di Favignana, poiché pare che il Direttore Generale del Personale e delle Risorse del Dipartimento dottor Pietro Buffa stia firmando il decreto di chiusura della stessa. Una scelta scellerata quella che sta operando l’Amministrazione Penitenziaria da sempre avversata dalla sigla scrivente che attenta alle dinamiche del servizio ed in particolare alle esigenze delle traduzioni, settore nel quale le poche risorse disponibili assicurano i servizi a prezzo di sacrifici personali non indifferenti ed in condizioni di sicurezza spesso precarie, ha avuto modo di apprendere che l’Amministrazione con la complicità di vertici nominati dal governo passato ha determinato un ulteriore ed incomprensibile vulnus all’operatività ed al prestigio del Corpo. Nello specifico, le RIBADIAMO CHE IL PASSATO GOVERNO con il Decreto Legislativo 19 luglio 2016 n°177 ha deciso la soppressione della Base Navale di Favignana, con una stipula, (quasi si trattasse di un contratto tra soggetti privati) di una convenzione con il Corpo della Guardia di Finanza per le traduzioni da e per l’isola.
Premesso che nulla è dato conoscere di questa convenzione, ma come UILPA Polizia Penitenziaria siamo stati da subito in disaccordo, ed infatti tramite il nostro Segretario Nazionale Gennarino De FAZIO il 1 di luglio del 2016, in sede di
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Audizione alla Camera dei Deputati lo stesso leader sindacale ha esplicitato che la soppressione della Base Navale della Polizia Penitenziaria di Favignana con la stipula di convenzione è stata partorita da dirigenti che sedendosi senza nessun titolo in quel tavolo “interministeriale” non operando sul campo non hanno colto la portata dell’errore (speriamo solo nell’errore… ndr), sottovalutandone le conseguenze. Infatti Onorevole Ministro BONAFEDE, e Capo della Polizia Penitenziaria BASENTINI, indecentemente allora si è scelto di far sedere ai tavoli di concertazione (non già Ufficiali del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia, o Funzionari di Polizia Penitenziaria che ben informati della vicenda) soggetti che, alla prova dei fatti, si sono dimostrati non all’altezza, considerato le difficoltà che i colleghi della Polizia Penitenziaria con il trasporto tramite mezzi di linea (aliscafi e motonavi) hanno incontrato e incontreranno se la Base navale chiuderà, ed in infatti l’unica società che effettua le tratte risulta essere la compagnia di navigazione “privata” Liberty Lines, che a quanto dato conoscere non consente l’imbarco di personale in uniforme ed armato. Teniamo a precisare che oramai da quasi due anni ormai gli equipaggi della Base Navale costituiscono ed assicurano la prosecuzione del servizio delle traduzioni sul mare, gestendo, in maniera assolutamente puntuale ed impeccabile, i trasferimenti da e per l’isola di Favignana, e i numeri parlano chiaro: anno 2016 traduzioni effettuare 135 detenuti movimentati 289; anno 2017 traduzioni effettuate 151 detenuti movimentati 287; 1° semestre anno 2018 traduzioni effettuare 70 detenuti movimentati 148. Quindi complessivamente sono state effettuate 356 traduzioni, movimentando ben 724 detenuti. Inoltre gli stessi equipaggi, lungi dal rimanere inoperosi in porto, quando non impegnati nei prioritari compiti di traduzione, assicurano la vigilanza delle acque antistanti la Casa di Reclusione di Favignana, si pensi all’impegno profuso nelle ricerche dei tre soggetti recentemente evasi e catturati proprio con il concorso del personale degli equipaggi della Base Navale, ed inoltre concorrono fattivamente alla protezione dell’Area Marina Protetta delle isole Egadi. Questi lusinghieri risultati, attestati da ultimo dalla concessione di più che meritate ricompense al Personale della Base, dovrebbero da soli, in una Amministrazione che avesse come proprio fine il perseguimento di obiettivi di efficienza ed efficacia, indirizzare le scelte verso il mantenimento dell’operatività della Base, non già verso la sua chiusura. Del resto il livello di attenzione mostrato nella valutazione della vicenda dal DAP può agevolmente desumersi, ove fosse necessario rinvenire una ulteriore prova del disinteresse, dalla colpevole inerzia mostrata durante i lavori propedeutici all’adozione della legge di riordino delle Forze di Polizia e prima ancora allorché si decise la chiusura delle squadre nautiche delle altre FF.PP. a favore dell’accentramento delle competenze a favore della Guardia di Finanza. In quella occasione, infatti, sono state colpevolmente associate basi navali sorte per esigenze diverse, che non esitiamo a definire come marchette al potente di turno, da quelle che, come nel caso in esame, svolgevano e svolgono una funzione operativa insopprimibile e necessaria al sistema.
Premesso quanto precede, atteso che la Base Navale di Favignana riveste, come detto, una funzione centrale ed assolutamente insopprimibile per la continuità del servizio delle traduzioni, il cui impatto deve essere valutato anche ed in particolare con riferimento alla non trascurabile incidenza della movimentazione da e per l’isola, Voglia Lei Onorevole Ministro sostenere questa battaglia già condotta sia da Lei quanto da Parlamentare dei 5 Stelle si occupò personalmente dei problemi dei Poliziotti Penitenziari di Favignana, ma anche l’attuale Sottosegretario Maurizio SANTAGELO, allora Senatore eletto a Trapani si occupò apertamente di “salvare” la Base Navale della Polizia Penitenziaria di Favignana, presentando il 9 febbraio 2016 una interrogazione parlamentare la n°.045245, unitamente ad altri Senatori (SANTANGELO, MARTON, CRIMI, CAPPELLETTI, SERRA, DONNO, MORONESE, BERTOROTTA, PAGLINI, BULGARELLI) all’allora Guardasigilli Orlando, ritenendo “paradossale vedere cancellare una Forza dello Stato a Favignana”. Per quanto motivo riteniamo sacrosanto che Lei nella qualità di Guardasigilli unitamente al Capo della Polizia Penitenziaria intimi alla Direzione Generale del Personale del DAP di sospendere qualsivoglia procedura di chiusura della Base Navale, somministrando al contrario come scritto nell’art. “21 del Contratto di Governo” di superare la legge Madia, emendando il Decreto Legislativo 19 luglio 2016 n°177, nella parte in cui è stata prevista la soppressione della Base Navale della Polizia Penitenziaria di Favignana, ripristinando la piena funzione ed operatività, che ad ogni buon fine alleghiano a tergo della seguente. Nelle more si chiede gentilmente a Sua Eccellenza il Prefetto di Trapani di essere ricevuti unitamente al Sindaco di Favignana, al Direttore della Casa di Reclusione Giuseppe BARRACO di Favignana, unitamente ai Comandanti sia del Nucleo Operativo delle Traduzioni della Polizia Penitenziaria di Trapani, che della Base Navale della Polizia Penitenziaria di Favignana per esporre le gravissime difficoltà che peseranno non solo sul personale di Polizia Penitenziaria, considerato la presenza di oltre 100 detenuti nella locale Casa di Reclusione di Favignana, ma anche per la popolazione Egusea che si vedrà privata dopo 31 anni di una Forza di Polizia specializzata come la “Penitenziaria della Navale” sempre presente in qualsiasi momento e per qualsiasi attività. Certo di un urgentissimo cortese riscontro.