La Sicilia continua a bruciare più delle altre regioni d’Italia. Il dato, in leggero miglioramento rispetto allo scorso anno, continua a essere allarmante.
La Sicilia è stata ancora una volta la regione maggiormente danneggiata dagli incendi estivi. I dati sono stati raccolti fino alla fine di luglio, sull’Isola si sono verificati il 45% del totale degli eventi di tutto il Paese.
Unico dato confortante è che, rispetto allo scorso anno, sono andati in fumo un minore numero di ettari di superficie boschiva.
Le regioni più colpite, oltre la Sicilia, sono Calabria, Sardegna e Puglia, che contribuiscono per circa l’85% delle aree totali bruciate su scala nazionale. In particolare, la Sicilia ha il 45% del totale, la Calabria il 20 per cento e la Sardegna e la Puglia 10 per cento ciascuna.
E, sempre alla fine di luglio la provincia di Agrigento risultava quella maggiormente interessata da incendi boschivi con 48 chilometri quadrati di superficie percorsa da incendio, di cui solo il 3 per cento sono di coperture forestali. A seguire le provincie di Cosenza, Reggio Calabria e Palermo.
Il trend è comunque in leggero miglioramento rispetto al 2023 soltanto Sicilia e Calabria hanno contribuito a più dell’83% del totale di superficie forestale italiana colpito da grandi incendi boschivi. Nello scorso anno la sola Sicilia, con un totale di 101 km quadrati di superficie forestale colpita da incendio, ha contribuito al 64% del totale forestale nazionale bruciato nel 2023.
Luca Di Noto