LA CULTURA DEL RISPETTO
È Marisa Leo la donna vittima dell’ennesimo femminicidio. È stata uccisa a pochi chilometri da Mazara, dall’ex compagno, Angelo Reina, che poi si è tolto la vita sparandosi sul viadotto che porta a Castellammare del Golfo. Femminicidio, termine coniato a voler essere più precisi e incisivi sulla natura del delitto: uccisione della donna, compagna, moglie, spesso anche madre dei propri figli. Gli atti di violenza nella coppia nei confronti delle donne sono spesso causati da un sistema di credenze culturali che spinge a considerare la donna in una posizione gerarchicamente inferiore all’uomo. Oggetto di possesso. E quindi di dominio imprescindibile. I “no”, non accettati. La fine di una relazione, ancora meno. I casi più frequenti sono infatti quelli legati alla sfera del rapporto sentimentale: gelosia, amore possessivo e morboso, intento di porre la compagna a sottomissione. Talvolta, alla base dei dissidi ci sono motivi anche economici. Sicuramente la indipendenza della donna, da una parte agevola la propria autodeterminazione, dall’altra acuisce la “rivalità”, ovviamente in un rapporto malato. Troppi femminicidi nonostante politiche di supporto, informazione, manifestazioni e centri di ascolto.
È necessario allargare l’orizzonte: è necessario educare sia le ragazze che i ragazzi sviluppando valori e principi ispirati alla solidarietà e ai valori della cooperazione, l’affetto e la cura di altre persone.
Imparare il rispetto sin dalla nascita, in famiglia, indubbiamente rappresenta la miglior cosa, chi vive il contrario, diventa il contrario. Chi respira odio, sprigiona odio, chi respira amore, ama.
80 omicidi solo nel 2023, la statistica dice più di una donna uccisa ogni tre giorni, una statistica che è fatta di nomi come quello di Marisa Leo che nel 2020 aveva sporto denuncia per stalking. Poi ritirata. Serve una tutela speciale per le donne che denunciano. Questa battaglia non si vince solo con interventi di natura penale, seppur occorrano, ma con il mettere al sicuro chi trova la forza di denunciare. Ecco che avremmo fatto un significativo passo in avanti. Deve diventare più facile per la donna denunciare: senza paracadute (psicologico e sociale) non lo farà. La cultura del rispetto, questo bisogna insegnare a scuola, e le famiglie facciano la loro parte, educando i figli al rispetto, all’amore, con l’esempio. Ogni giorno.
Salvatore Giacalone
13 settembre 2023