I fatti contestati oggi all’assessore Ruggero Razza e ai dipendenti regionali e a esponenti del suo staff mostrano il lato giustizialista di una parte non solo della politica ma della società tutta. Si tratta di una inchiesta, nel pieno rispetto del lavoro degli organi inquirenti ma anche del principio di non colpevolezza fino a terzo grado di giudizio. Troviamo spropositate e fuori luogo le reazioni che si sono susseguite a mezzo stampa da parte di molti esponenti politici. Razza, dimessosi per rispetto di un governo regionale che lo ha sostenuto e di cui ha fatto parte, ha mostrato coraggio e senso di responsabilità istituzionale. Il Movimento VIA è certa che si farà luce sulla questione e che Ruggero Razza dimostrerà l’estraneità ai fatti oggi contestati. Il garantismo non è una bandiera che sventola a seconda di chi venga colpito, resta ferma in uguale posizione e nei confronti di tutti.