I tempi moderni sono preoccupanti e ad essere oggetti di ansie sono soprattutto gli adolescenti ed i giovani. Le certezze che avevano caratterizzato le generazioni dagli anni del boom sono svanite. I giovani di oggi si confrontano con incertezze, guerre, degrado culturale e sociale. Essi reagiscono molto spesso con abuso di droghe, comportamenti antisociali ed auto annichilimento sui cosiddetti social. Credo sia utile anche valutare in che cosa si è mancato verso i giovani in questi anni. Fino agli anni ’60 a tutela dei giovani vi era la famiglia che dava regole certe. La scuola supportava l’eventuale inappropriatezza della famiglia, infondendo educazione e disciplina. Tra l’adolescenza e la giovinezza vi era poi il servizio militare di leva. Esso li indirizzava alle professioni e soprattutto poneva i giovani di fronte alle loro responsabilità e facendo pagare le conseguenze dei loro errori. Inoltre, mescolava provenienze regionali e classi sociali diverse, abituando i giovani al conforto reciproco ed alla solidarietà. Un tempo la famiglia quasi sempre gestiva ogni conflitto genitore – figlio. Oggi non è così anche per le dinamiche economiche che portano spesso i genitori fare ancora più lavori, delegando ai media ed alla televisione le funzioni educative. Spesso i media propinano violenza e spettacoli dove sparare un colpo in testa ad una persona è gesto normale come “soffiarsi il naso” ha detto qualcun. Gli stessi media ipocritamente poi si sorprendono quando un giovane stermina la famiglia a coltellate, o un altro accoltella una donna per provare l’effetto che fa o litiga con il coltello in mano con un amico per uno sgarbo . L’ assenza di regole ed il permissivismo da parte dei genitori sono vissuti dai figli come mancanza di interesse ed attenzione verso di loro. Come si potrebbe aiutare i giovani nel nucleo famigliare? Due regole: maggiore ascolto congiunto da parte dei genitori, i genitori devono essere compatti verso i figli, anche se sfiniti dal lavoro, devono avere la pazienza di dare risposte certe, regole ed essere disposti ad ascoltare.
Salvatore Giacalone
5 febbraio 2025