Ogni anno, oltre 600.000 giovani italiani lasciano la propria città per trasferirsi in altre località con l’obiettivo di frequentare l’università. Questo fenomeno dà vita a un vasto movimento di studenti fuori sede, che popolano le città universitarie, animando la vita culturale e sociale da nord a sud. L’esperienza dello studente fuori sede è molto più che accademica: per molti rappresenta il primo vero distacco dalla famiglia e l’inizio della vita adulta. Gestire una casa, organizzare la propria quotidianità e affrontare le responsabilità che ne derivano sono tutte abilità che si acquisiscono fuori dall’ambiente familiare. Uno degli aspetti principali legati alla vita fuori sede è il costo, che può essere significativo. Per una famiglia, sostenere un figlio che studia lontano da casa implica una pianificazione accurata delle spese, che devono essere considerate con largo anticipo per evitare imprevisti. Tra le principali voci di costo ci sono le tasse universitarie, vitto, alloggio e trasporti. Secondo le città i costi variano dalle 10.000 alle 19.000euro l’anno. Ci sono famiglie che fanno sacrifici immensi pur di mantenere il figlio all’università. Ci sono alcuni genitori che sembrano votati al sacrificio, che si comportano come se ogni azione che compiono fosse un regalo fatto al figlio, solo per lui… anche se il figlio non l’ha mai richiesto. Il mazarese Francesco Giacalone, 52 anni, da oltre 30 anni fa il muratore. Mi dice: “Porto a casa ogni mese, da alcuni anni, circa 2000 euro ma ho moglie e tre figli, il maschio è all’università a Roma e mi costa tanto. Però io voglio che anche gli altri due figli devono laurearsi perché non devono vivere in una società che ormai per un posto di lavoro si richiede una laurea specialistica, altrimenti i giovani che futuro possono avere?” Nonostante i costi elevati, l’università resta, comunque, un investimento che porta benefici concreti. Secondo i dati di Almalaurea, i laureati in Italia guadagnano in media il 42% in più rispetto ai non laureati, con tassi di occupazione più alti. Pianificare e risparmiare per il percorso universitario dei propri figli è dunque un investimento nel loro futuro, che ripagherà nel lungo termine sia in termini economici che di crescita personale e professionale. Alla prossima.
Salvatore Giacalone
11 giugno 2025