Trapani è al centro di un articolato piano di rilancio infrastrutturale e urbano, con il porto come asset strategico. Il rischio che illegalità e opacità compromettano la credibilità del progetto e la fiducia dei cittadini è reale, e non può essere ignorato.
Sono in corso interventi per circa 200 milioni di euro, tra cui il consolidamento del Molo Sanità, l’ampliamento delle banchine settentrionali e le opere di dragaggio finanziate con risorse del PNRR e del Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari. A questi si affianca un ambizioso progetto di rigenerazione urbana del waterfront, che prevede – tra l’altro – un nuovo Terminal Passeggeri, il Parco del waterfront, la passeggiata urbana e la valorizzazione di siti identitari come il Lazzaretto, San Francesco e la Colombaia.
Fratelli d’Italia sostiene con forza questo piano di sviluppo, che punta a restituire centralità al porto e a rafforzare il legame tra la città e il mare. Ma perché questa visione si realizzi davvero, è indispensabile garantire trasparenza, legalità e rispetto delle regole, a tutela dell’ambiente e dell’interesse pubblico.
Le recenti inchieste giudiziarie dimostrano che non basta investire risorse: serve una vigilanza costante per impedire infiltrazioni, abusi e scorciatoie. Chiederemo in Consiglio Comunale l’audizione dell’avv. Nicola Adragna, rappresentante del Comune di Trapani nel Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale, per fare piena luce sulla gestione degli interventi e sulle azioni messe in campo per evitare nuovi episodi di irregolarità.
Fratelli d’Italia continuerà a monitorare attentamente ogni fase del processo, sostenendo ogni iniziativa che vada nella direzione della legalità, dello sviluppo sostenibile e della valorizzazione del territorio.
Quanto alle polemiche sollevate dalla segretaria del PD Marzia Patti sulla proposta di nomina dell’on. Annalisa Tardino sono risibili e proprio il PD trapanese dovrebbe avere almeno il buon gusto di tacere quando si parla della Lega.
Il Partito Democratico trapanese, al posto di perdersi in sproloqui, farebbe bene a ricordare che fu proprio un governo di sinistra, nel 2007, a sopprimere l’Autorità Portuale di Trapani. Prima di impartire lezioni, dovrebbe riflettere sulle proprie responsabilità.”
Coordinamento Cittadino di Fratelli d’Italia – Trapani