E’ Gibellina la città insignita del titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per l’anno 2026.
Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in occasione della cerimonia di proclamazione del comune scelto tra i 5 finalisti con Pescara, Carrara, Gallarte, e Todi avvenuta dopo il vaglio delle 23 proposte di candidatura arrivate al Ministero. Il titolo, ha annunciato la Presidente della Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, è stato assegnato all’unanimità.
«Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa. La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale», ha detto il presidente della Regione siciliana Renato Schifani. «La designazione – prosegue – rappresenta un’opportunità straordinaria per sostenere nuovi progetti e per far crescere ancora di più l’identità artistica e culturale del Comune. Come avvenuto già con Agrigento, che il prossimo anno sarà la Capitale italiana della Cultura, ci impegneremo affinché anche Gibellina, al di là del contributo statale, possa contare su ulteriori risorse finanziare che diano impulso a iniziative che valorizzino il territorio e promuovano l’arte contemporanea in tutte le sue forme”.
l titolo assegnato a Gibellina è un riconoscimento per la forza visionaria di Ludovico Corrao che ha anticipato, nel processo di ricostruzione di Gibellina, il moderno concetto di rigenerazione urbana. Ma è anche un’attribuzione di responsabilità ai gibellinesi che, dopo tanti anni, debbono tornare a essere artigiani, attori, sarti per riprendere il cammino verso il futuro che il titolo di Capitale ci offre”. Lo ha detto Vito Bonanno, sindaco per dieci anni di Gibellina, dal 2000 al 2010, presente oggi alla cerimonia di proclamazione a Roma insieme all’attuale sindaco Salvatore Sutera. Al ministero della cultura erano presenti anche le figlie di Ludovico Corrao, Antonella e Francesca.
Un urlo di festa si è levato stamattina nell’aula consiliare di Gibellina gremita di persone dove è stato allestito uno schermo per assistere alla diretta della cerimonia per la proclamazione della capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. In prima fila c’era, tra gli altri, Roberto Albergoni che col suo staff ha scritto il progetto «Portami il futuro» che la giuria ha premiato.
Tra i presenti a Gibellina anche il presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia, il presidente del distretto turistico Sicilia occidentale Rosalia D’Alì. «Il primo grazie va a Ludovico Corrao che ha dato un’identità a una città distrutta – ha detto il sindaco Salvatore Sutera, durante il suo discorso a Roma – Premiare Gibellina ha il valore di un messaggio chiaro: da momenti buii, come da noi è stato il terremoto, si può rinascere».