Distanziamento sociale o assembramento fra i banchi? Quale sarà il trampolino dal quale si lancerà la scuola a settembre? Sono varie le idee che balenano nella testa della ministra Azzolina e del suo staff tecnico competente, al momento.
Tra turni differenziati, mascherine obbligatorie e plexiglass nelle aule scolastiche, saranno i nostri ragazzi a pagare l’amaro conto presentato dal Covid19. Le disperate richieste da parte delle singole regioni e le assurde idee da parte di ogni singolo cittadino sono le protagoniste di questo periodo.
Come faranno, i nostri ragazzi, a tornare ad una apparente normalità? La quotidianità sarà nuovamente ribaltata e la rivoluzione nei rapporti sociali è alle porte.
Distanziamento o no durante un compito in classe? Gruppi studio o lezioni individuali? Una cosa è certa, i nostri alunni saranno, anche questa volta, i portavoce di una ondata di positività, saranno gli artefici di un presente nuovo e rivoluzionario, insidioso e diverso dal consueto modo di vivere.
“Non vedo l’ora di tornare a vivere l’ansia di una corposa e soddisfacente interrogazione con il mio compagno di banco!” afferma uno dei tanti alunni appena promossi all’anno successivo.
Sarà diverso, sì, sarà diverso ma anche particolare, sarà “la generazione 2020” a pagarne il conto, sarà la generazione dei gel mani, la generazione del nuovo ma allo stesso tempo del diverso, la generazione del dubbio, del punto interrogativo circa la propria normalità, del “metti la mascherina o andiamo da preside!”. Quanti sono curiosi di scoprire tutte le novità a proposito del celere debutto che affronterà la scuola fra pochi mesi? Beh, pochi mesi ancora e avremo le risposte alle nostre infinite domande.
Angela Galetti