Emergono nuovi elementi davvero inquietanti sul caso Denise Pipitone. Anche nella puntata di ieri sera, mercoledì 12 maggio, Federica Sciarelli a Chi l’ha Visto è ritornata a parlare di Denise, scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004. Secondo gli esperti della trasmissione, la testimonianza raccolta del sordomuto Battista Della Chiave sarebbe errata. I periti di Chi l’ha Visto, infatti, hanno spiegato che l’interprete della Procura di Marsala dell’epoca non avrebbe capito alcuni passaggi del raccontato dell’uomo. La sua testimonianza del 5 marzo 2013 è stata approfondita e alcune parole potrebbero essere state fraintese.
Inoltre, sempre secondo la versione degli interpreti di Chi l’ha Visto, al magazzino dove lavorava Della Chiave sarebbero arrivate due persone e non una come è stato messo agli atti. Il testimone avrebbe raccontato su Denise Pipitone: “Hanno rapito la bambina, superato un cavalcavia e la piccola sarebbe stata portata con una motocicletta e poi nascosta dentro una barca con i remi sotto una coperta e sono andati via”. Secondo Battista Della Chiave: “la bambina stava piangendo e sono andati via. Gli avrei voluto tanto sparare ma non potevo, mi avrebbero portato in galera. Se avessi sparato a quell’uomo, ero finito”.
Il secondo uomo avrebbe avuto circa 25 anni con capelli ricci e barba. Questa testimonianza sarebbe passata inosservata e non presa in considerazione. Secondo gli esperti di Federica Sciarelli, analizzando le dichiarazioni dell’uomo, lo scooter sarebbe stato buttato in mare. A questo punto è sorto un dubbio: Battista Della Chiave è stato il carceriere di Denise? L’uomo, infatti, avrebbe dichiarato di avere passato del tempo con lei e sembrerebbe anche che avesse preparato da mangiare per la piccola.
“Così si doveva fare. Fin da subito avevamo capito che c’erano state delle difficoltà di interpretazione, avevamo forti dubbi su come fu raccolta la testimonianza di Della Chiave e abbiamo perso un teste importante. Grazie per il lavoro che avete svolto”, commenta nel corso della trasmissione Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio.
C’è anche una lettera anonima che rianima la prospettiva di arrivare a una svolta. Ad un certo punto del programma, lo stesso Frazzitta dice: “Oggi pomeriggio al mio studio è arrivata una lettera anonima e voglio ringraziare la persona che l’ha scritta. Ha avuto un grande senso civico, stiamo riscontrando la veridicità degli elementi riportati, mai mediaticamente rivelati, c’è un’interessante credibilità da parte dell’anonimo. Questo è l’unico mezzo che ho per comunicare, e ringraziare per quello che ha fatto, anche dopo 17 anni. Abbiamo bisogno di un altro passo, assicuriamo la massima riservatezza”.
Inoltre ai microfoni di Chi l’ha Visto ha rotto il silenzio un carabiniere della Procura di Marsala. Francesco Lombardo ha raccontato di avere ricevuto delle minacce. Nel 2004 stava indagando sulla scomparsa della bambina e sul parabrezza della macchina di un suo collega ha trovato un biglietto minatorio: “Tonino non vi siete stancati di girare per Mazara del Vallo? Avete famiglia, questo è un fatto che non riguarda né pedofili né traffico d’organi”
Le telecamere del programma di Federica Sciarelli, inoltre, tramite il legale degli attuali proprietari, l’avvocato Gaspare Morello, sono entrate nella casa di Anna Corona, ex moglie dell’attuale marito di Piera Maggio e padre naturale di Denise. La vicina di casa della Corona è stata intervistata telefonicamente e ha spiegato che i carabinieri sapevano che quella in cui erano entrati diciassette anni fa era la sua e non quella di Anna, circostanza che la Corona ha ribadito durante il processo in Tribunale, infatti avrebbero commentato le foto dei suoi parenti.