Il personale del Comune di Petrosino è creditore verso l’Ente di diversi istituti del salario accessorio relativo agli anni 2019 – 2020 – 2021 – 2022 e ora in parte 2023.
Inoltre alcuni lavoratori in questi anni hanno accumulato centinaia di ore di lavoro in plus orario che non è stato loro retribuito né sotto forma di lavoro straordinario in denaro né tanto meno come riposo compensativo (da usufruirne entro 15 gg. Ex CCNL).
Inoltre gli stessi sempre per motivi di servizio data l’endemica carenza di personale, hanno accumulato ferie arretrate da alcuni anni.
Inoltre per tutta una serie di problematiche, di ostacoli, e forse, in ipotesi, anche di ostruzionismi messi in carico da parte di qualche Funzionario Capo-Settore non solo, nonostante diverse riunioni della Delegazione Trattante ancora non si è potuto ripartire il Fondo del Salario Accessorio 2022, ma non ci sono neppure le determine di liquidazione relative agli istituti del salario accessorio degli anni precedenti maturati e mai corrisposti ai lavoratori.
In questo scenario diventa utopia parlare dell’applicazione del nuovo CCNL Funzioni Locali 2019-2021 entrato in vigore il 16.11.2022.
probabilmente molte problematiche possono essere retaggio della precedente A.C., ma da un anno a questa parte nonostante svariati incontri con l’attuale A.C., che per onestà intellettuale bisogna riconoscere che ha avuto una pesantissima eredità finanziaria dalla precedente A.C., nonché il grande impegno profuso dal nuovo Segretario Generale, purtroppo non si è approdato a nulla forse, in ipotesi, per l’ostruzionismo palese posto in campo da qualcuno. Innumerevoli e svariati sono state le note sindacali che la Nostra O.S. ha indirizzato ai vertici dell’Ente, anche nell’anno 2023, questi ultimi si allegano, senza alcun riscontro.
Data la palese immobilità da parte di alcuni Capi Settore che forse, in ipotesi, chi di dovere non riesce ad indurre alla produzione di attività dovuta, con grande pregiudizio ed enorme danno economico per tutti i lavoratori del Comune di Petrosino la scrivente O.S., avendo tentato inutilmente da circa un anno tutte le strade percorribili per risolvere le varie problematiche emerse di cui sopra, nel solo ed esclusivo interesse di tutti i lavoratori dell’Ente, si trova costretta suo malgrado:
- a proclamare lo stato di agitazione sindacale;
- a chiedere ai sensi della normativa sull’autoregolamentazione del diritto di sciopero un tavolo di raffreddamento a S.E. il Prefetto di Trapani riservandosi:
- di proclamare eventualmente lo sciopero nei termini previsti dalla legge;
- di fare comunicare ai lavoratori l’intenzione di astenersi dal rendere ulteriori prestazioni di lavoro in plus orario dal momento che non vengono loro liquidate;
- di tutelare i diritti e gli interessi economici dei lavoratori in sede giurisdizionale che, in caso di soccombenza, si tramuterebbe in un inutile aggravio di spesa per l’Ente (già in dissesto finanziario).
Distinti Saluti