Grande soddisfazione esprime il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida (nella foto), per l’obiettivo raggiunto in merito alla costituzione del
Distretto del Cibo “Born in Sicily Routes – Val di Mazara”, di cui il Comune di Trapani, assieme alla CCIAA, è ente promotore: una realtà che intende promuovere il “Brand Sicilia occidentale” attraverso piani, programmi e progetti funzionali alla valorizzazione integrata delle diverse produzioni di filiera, sia in ambito regionale che nazionale ed estero e che ha messo insieme ben 24 Comuni che afferiscono ai due Gal associati, Gal Elimos e Gal Valle del Belice: Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Pantelleria, San Vito Lo Capo, Valderice, Vita e ancora Caltabellotta, Contessa Entellina, Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Santa Ninfa; territori il cui comparto agro-alimentare locale, avvantaggiandosi di favorevoli caratteristiche pedo-climatiche e di specifiche vocazioni territoriali, si caratterizza per una spiccata tipicizzazione dell’offerta con produzioni di eccellenza (olio DOP Val di Mazara, olio extravergine Valli Trapanesi, Moscato di Pantelleria, vino Marsala Doc, Doc Erice, Etc grani antichi tumminia, russello e biancolilla ecc.).
Tra i prestigiosi partner: il Dipartimento di Economia dell’Università di Palermo, che darà un contributo per rendere sostenibile dal punto di vista economico, finanziario e manageriale il sistema delle filiere agroalimentari; gli Enti specializzati nella rintracciabilità di filiera quali il BES e l’Agenzia per il Mediterraneo; l’Ente Nazionale per il Microcredito che assisterà le imprese nell’accesso a strumenti di micro-finanza e nella creazione d’impresa; lo IEMEST che offrirà il Know how per sostenere le start-up di imprese innovative; Il Distretto turistico della Sicilia Occidentale che accompagnerà le imprese nelle strategie di promozione del territorio o di gestione delle politiche di turismo relazionale integrato, specialmente quello legato ai percorsi enogastronomici. E ancora l’IBAM CNR e l’ESA, la OP della Pesca di Trapani e l’APAS. Partners strategici, inoltre, i Gal e i Flag che cureranno le politiche di marketing territoriale, dell’animazione del territorio per l’aggregazione degli interessi locali e la diffusione di informazioni su argomenti come la logistica, l’export management, la creazione d’impresa, lo spin-off da risultati della ricerca e gli aiuti alle start-up innovative, etc.
Anche l’Istituto professionale per l’ospitalità alberghiera e i servizi enogastronomici “I. e V.Florio’ di Erice ha aderito con convinzione al Distretto del Cibo. “L’interesse istituzionale – dice la Dirigente Scolastica, Pina Mandina – è quello di inserire nella programmazione del Distretto progetti di valorizzazione del territorio e del turismo enogastronomico che possano offrire occasioni formative e occupazionali per i giovani diplomati del mio Istituto che conseguono competenze professionali nel settore di pertinenza. Offrire sviluppo e futuro è l’obiettivo condiviso in un’ottica di rete e di sistema tra diversi interlocutori pubblici e privati”. Condividendo il progetto culturale e gli obiettivi formativi proposti dal rappresentante legale dell’Istituto ‘Florio’, il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha indicato proprio la dirigente scolastica Pina Mandina quale membro del Direttivo in rappresentanza anche del Comune di Trapani.
“Il Distretto del Cibo “Born in Sicily Routes – Val di Mazara” – dice il sindaco Tranchida – ha come obiettivo di promuovere una tipologia di governance appropriata alla valorizzazione della produzione delle filiere agroalimentari di qualità: obiettivo strategico importante specie se collegato alla valorizzazione della Dieta Mediterranea come stile di vita. Tra le altre iniziative in programma, che rappresentano un volano per l’economia di questo territorio – aggiunge – oltre alla promozione di un “Passaporto del gusto” e l’adesione al Sistema “Valore Sicilia”, la costituzione di una «Filiera Etica e Sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale», delle «Rotte del gusto», per scoprire le caratteristiche del territorio siciliano attraverso la diretta esperienzialità della cultura dei suoi territori, la creazione di itinerari di “discovery” dei Territori meno noti e più intensamente evocativi degli autentici markers identitari siciliani, volti ad esaltare la suggestività esperienziale del percorso, specie utilizzando il metodo “slow” e l’atmosfera “senza tempo”, e sviluppare un Turismo enogastronomico “identitario”. Ringrazio – conclude Tranchida – la maggioranza consiliare che con rinnovata fiducia ci consente di avviare un altro punto programmatico, ossia quello della valorizzazione del nostro cibo “Pane Nostro” come attrattore turistico e culturale, oltre che sostegno alla filiera agroalimentare territoriale che, oltre a garantire qualità significa anche salute. Ringrazio ovviamente la Giunta e l‘Assessore Pellegrino che in tale direzione ha portato l’iter a compimento vigilando sui tempi delle procedure amministrative”.