Negozi chiusi in Sicilia la domenica e nei giorni festivi. Lo ha annunciato ieri sera il governatore Nello Musumeci, ritirando il provvedimento di segno opposto comunicato due settimane fa. “Siamo in una fase di grande attenzione – dice il presidente della Regione – e ho ritenuto di accompagnare le decisioni nazionali e regionali con un’ordinanza che ha l’obiettivo di sostenere i primi segnali positivi, evitando nei giorni domenicali e festivi le occasioni di assembramento che abbiamo visto in tante immagini pubblicate dai mezzi di comunicazione. Chiediamo a tutti uno sforzo nelle prossime importanti giornate”.
Musumeci ha adottato ieri sera un’ordinanza che prevede la chiusura, la domenica e negli altri giorni festivi, delle attività commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabaccherie, edicole e del domicilio per i prodotti alimentari, dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. “Lo dobbiamo – afferma il governatore – agli operatori della sanità che stanno dimostrando una capacità di intervento senza precedenti, ma lo dobbiamo anche a tutti gli operatori economici che stanno affrontando un momento difficile e, in definitiva, lo dobbiamo a noi stessi, perché bisogna ritornare a una vita il più possibile normale nei tempi che la pandemia impone”.
Il presidente della Regione annuncia che “nelle prossime giornate proseguiremo con il monitoraggio degli indici di contagio, con la valutazione di misure di contrazione della mobilità extra-regionale, con l’adozione di protocolli di contenimento condivisi con gli enti locali, con screening a tappeto nelle categorie. Dobbiamo fare tutti la nostra parte e noi non possiamo fare finta di niente di fronte a comportamenti individuali che troppe volte sembrano improntati a una mancanza di responsabilità. Il presidente della Regione ha il dovere di garantire il difficile equilibrio tra diritto alla salute e diritto alla socialità”.
“Abbiamo recepito – conclude Musumeci – le indicazioni provenienti dal nostro Osservatorio epidemiologico e la Regione sta allargando il monitoraggio su aree più vaste dei comuni, con parametri oggettivi che portano all’adozione di misure da “zona rossa”. Serve tempestività, ma soprattutto rigore scientifico. Servono controlli per garantire effettività alle misure. Ciò che non serve, lo dico con rispetto di ogni opinione, sono le polemiche che tendono a dividere le istituzioni. Faccio mio il messaggio di unità del presidente Mattarella e voglio essere interprete, garantendo, come abbiamo fatto fin dall’inizio della emergenza sanitaria, decisioni che siano frutto di analisi e condivisione”.
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