Si susseguono con una cadenza spaventosa. Da Nord a Sud Italia, le aggressioni verbali e fisiche ai danni di anziani. Ma non sono solo gli anziani gli obiettivi. Nei giorni scorsi sono arrivate a Tele 8 le immagini di notti di violenza a Mazara, con le gang di minori o giovanissimi che imperversano in Città danneggiando cosa incontrano per strada. Qualche giorno fa, in zona “Cappuccini”, un gruppo composto da una quindicina di ragazzini, tutti coperti da passamontagna, hanno preso a calci e colpi di spranga le auto parcheggiate nel quartiere. Sembra che stessa cosa sia successa nel quartiere Makara. E’ il momento che le istituzioni preposte intervengano pesantemente per debellare questi comportamenti scellerati. Ma non è finita. Poche settimane fa un ragazzo è stato assalito da un gruppo di bulli sol perché tentava di mettere fin ad una lite tra bulli e uno studente. IL 2 ottobre scorso un cittadino di Mazara stanco di vedere i propri nipoti essere vittima di bulli e presunte baby gang, se così si possono chiamare, scrive a Tele 8 e sottolinea che il problema ormai è evidente in città, ma sembra non essere trattato come si dovrebbe. Il cittadino scrive: “sappiamo quali sono, si riversano in centro città, compiendo veri atti di microcriminalità, esempio rubando soldi o cellulari a ragazzi più piccoli, spesso quello che fanno è pestare altri ragazzi, parlo di ragazzi dai 12 ai 15 anni, senza nessun motivo. Spero che in città ci siano più controlli da parte degli organi di pubblica sicurezza, e dagli agenti della polizia municipale”. Ma non è finita. Perché ora ci sono le mode. Tra i banchi di scuola si registra anche un altro fenomeno: il “sexting”, ovvero, la diffusione di foto intime, spesso scattate nei bagni degli istituti durante l’intervallo oppure nelle ore di lezione. Violenza fisica, violenza verbale e via web. Assistiamo certamente ad una crisi di autorevolezza della famiglia. I genitori hanno oggi poco tempo da dedicare ai propri figli e spesso per compensare questo deficit, tendono ad accontentarli nelle loro richieste. Talvolta i genitori pensano che assumere un ruolo paritario aiuti la relazione con i figli. Ma non è così”. La famiglia ha anche un ruolo fondamentale nel trasmettere il senso di rispetto verso la scuola e gli insegnanti. Se la scuola sanziona un ragazzo, è dovere dei suoi familiari capire che cosa sia successo e confrontarsi con gli insegnanti. Assistiamo, invece, oggi ad una colpevolizzazione della scuola”. Ma le famiglie dovrebbero farsi un bell’esame di coscienza.
Salvatore Giacalone
6 novembre 2024