Faceva benzina e guidava tranquillamente in giro per la città. Al termine di una lunga indagine dei carabinieri del nucleo operativo di Campobello, il tribunale di Marsala ha condannato un cittadino sessantenne, falso invalido, al sequestro finalizzato alla confisca di beni per circa 18 mila euro.
Dall’ottobre del 2015, dopo aver presentato la documentazione che accertava una cecità parziale in entrambi gli occhi, riceveva dallo stato una pensione di invalidità di circa 40mila euro.
Il sessantenne, nonostante la revoca della patente a causa della mancanza dei requisiti fisici previsti, durante i pedinamenti della squadra mobile, veniva sorpreso a girare in auto per la città, e faceva rifornimento presso distributori automatici, utilizzando il display per selezionare la pompa di benzina con assoluta tranquillità.
Il giudice del tribunale di marsala ha emesso il sequestro delle somme di denaro riconducibili all’indagato, che oltre alla pensione d’invalidità aveva ricevuto, l’anno scorso, una cospicua somma di denaro da parte di un familiare deceduto in un incidente stradale.
L’uomo dovrà rispondere inoltre, dell’ipotesi di reato di indebita percezione di erogazioni dello stato e di furto aggravato nei confronti dello stesso.
Paolo Fiorentino
Il comunicato stampa dei carabinieri:
Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso dal Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino campobellese sessantenne.
L’uomo, nato in Svizzera, ma da anni residente a Campobello, è stato raggiunto dall’odierno sequestro al termine di una lunga attività d’indagine condotta dai militari dell’Arma nell’ambito di una dedicata attività volta a contrastare il fenomeno dei c.d. falsi invalidi.
Nello specifico, l’uomo sulla base di documentazione medica comprovante una cecità parziale con residuo visivo in entrambi gli occhi non superiore a 1/20 con correzione, stava beneficiando, già a partire da ottobre 2005, di una pensione di invalidità emessa dall’INPS per un valore complessivo di 40.000 euro circa.
Tuttavia, dalle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara, è emerso come l’uomo, incurante del provvedimento di revoca della patente di guida, emesso dalla competente prefettura nel 1998 (per mancanza dei requisiti fisici previsti), di fatto continuasse a guidare tranquillamente la propria autovettura, rispettando precedenze e segnaletica stradale senza apparente difficoltà anche per lunghi itinerari, senza ausilio di occhiali correttivi e/o da vista.
Nei molteplici servizi di osservazione eseguiti dai militari operanti, l’uomo è stato sorpreso anche mentre effettuava rifornimento presso distributori automatici di carburante, selezionando autonomamente sul display la pompa del carburante da utilizzare e l’importo desiderato e mentre svolgeva occupazioni domestiche come potare un albero.
Le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri hanno infatti permesso di accertare e riscontrare come – dal luglio 2016 – l’uomo svolgesse di fatto attività incompatibili con la patologia di cui risulta formalmente affetto e per cui è indagato. Per tale motivo, il giudice di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso nei confronti dell’uomo un sequestro preventivo diretto della somma di euro 18.500 euro, anche per equivalente di beni che corrispondano alla cifra indicata nella disponibilità dell’indagato che dovrà, inoltre, rispondere dell’ipotesi di reato di indebita percezione di erogazioni dello Stato e di truffa aggravata.
I Carabinieri della locale stazione, durante la fase esecutiva,hanno sequestrato le somme rinvenute nei conti correnti riconducibili all’indagato, e bloccato la restante parte presso una nota compagnia assicuratrice. Gli accertamenti patrimoniali sul soggetto hanno infatti permesso di comprendere come l’indagato fosse beneficiario di una cospicua somma in danaro a seguito del decesso di un familiare occorso durante un incidente stradale mortale avvenuto a Campobello di Mazara nel 2019.