E’ stata accusata di “abuso di mezzi di correzione” una mamma trapanese, che nel 2014 avrebbe picchiato la figlia, che all’epoca aveva 10 anni, in modo selvaggio.
Il giudice Patrizia Satariano ha condannato la donna a un anno di reclusione, due mila euro di risarcimento danni alla parte civile e pagamento delle spese processuali (1700 euro). La pena è stata dichiarata sospesa. «In occasione di un rimprovero», si contesta nel decreto di citazione diretta a giudizio firmato dal pubblico ministero Franco Belvisi, avrebbe «percosso» la bambina. E in particolare, «tirandole i capelli e colpendola alle ginocchia con una paletta di legno, con ciò cagionandole lesioni personali consistite in un riferito trauma cranico non commotivo nonché in una contusione al ginocchio sinistro».