Riceverà il voto chi stando con i piedi a terra dirà chi paga gli aumenti del costo di luce e gas. Il bravo politico ragioniere fa così e non si aggrappa al faremo, vedremo, ci riuniremo. Non è qualunquismo e nemmeno sono piccoli equivoci senza importanza. Arrivano le bollette della luce del gas dai costi insostenibili. Le imprese chiudono perché non riescono andare avanti. C’è chi si candida per cogliere meglio i problemi della piccola impresa. Non è necessaria una visita in una azienda ‘per capire’ chi è sul baratro della disperazione. Sinceramente faremmo a meno delle promesse elettorali che ogni partito lancia, pensioni più alte, uno stipendio in più l’anno, defiscalizzazioni di qua e di là, 36 ore di lavoro, i giovani, le donne, i vice, il teatrino competitivo tra i partiti. Prebende che tengono in grembo le contraddizioni della loro irrealizzabilità, pronunciate dagli stessi leader dei partiti quando a gran voce affermano, convinti, che saranno tempi duri, ci sarà da tirare la cinghia. Non bisogna essere politici – maghi per prevedere il nostro futuro. Ma gli elettori vogliono sapere come si pagano le salatissime bollette e riceverà il voto chi stando con i piedi a terra dirà chi pagherà gli aumenti delle bollette. Il gravame dei costi in bolletta, tempo fa, è stato bonariamente risolto con un bonus di 200 euro, che le partite Iva, addirittura, lo hanno ricevuto dopo mesi e vari solleciti passando, vi ricordate? , per le forche caudine di un anacronistico click day di presentazione delle richieste, per la serie mettetevi in fila, la crisi può aspettare. Alle imprese , ai pensionati, ai cittadini, ai lavoratori non interessa cosa c’è dentro l’agenda Meloni o in quella di Trump, loro, anzi tutti, vogliamo sapere come si devono pagare le super bollette della luce e del gas, lo dicano i leader, i governanti, i candidati alle elezioni politiche e regionali che sembra che questi ultimi non c’entri nulla ed invece anche loro, i candidati alle regionali devono far quadrare i conti alla collettività, cominciando, per esempio, dalle bollette sulla raccolta dei rifiuti la cui tassazione è dei comuni, ma la Regione deve intervenire con delle detassazioni e prevedere altri sistemi di smaltimento dei rifiuti, di cui se ne parla da anni. Ma come sempre, parole al vento. Che ci aiuti il nuovo Papa. Alla prossima.
Salvatore Giacalone
7 maggio 2025