Trapani 28-11-2024.Trasporto pubblico in crisi per la riduzione dei passeggeri, difficoltà ecnomiche, locali fatiscenti e privi delle condizioni igienico sanitarie e livelli occupazionali a rischio.
La Filt Cgil, la Fit Cisl, la Faisa Cisal, l’Ugl e Soggetto Giuridico esprimono forte preoccupazione per le lavoratrici e per i lavoratori dell’Atm Spa Trapani e chiedono un incontro al sindaco e ai gruppi consiliari per conoscere il piano strategico e industriale per salvare l’Azienda di trasporto pubblico, di cui il Comune è socio unico.
“Dal 2023 – dicono i segretari della Filt Cgil Anselmo Gandolfo, della Fit Cisl Rosanna Grimaudo, della Faisa Cisal Rosario Gentile, dell’Ugl Mario Parrinello e di Soggetto Giuridico Mario D’Angelo – cerchiamo di trattare con il CdA e con la direzione generale dell’Atm per armonizzare, attraverso nuovi accordi, l’apporto lavorativo delle maestranze in modo da ridimensionare il continuo crollo del servizio di trasporto pubblico locale. Abbiamo cercato invano – proseguono – di costruire un accordo integrativo che desse dignità al lavoro e alla società, che portasse valore aggiunto e che risolvesse, al contempo, i problemi della vendita e del mancato controllo dei biglietti sugli autobus. Di contro, da parte dell’Amt abbiamo registrato disinteresse e scarsa sensibilità, come se all’interno dell’azienda andasse tutto bene”.
Per la Filt Cgil, la Fit Cisl, la Faisa Cisal, l’Ugl e Soggetto Giuridico a fare chiarezza sulle difficoltà economiche dell’Atm è la crisi che, superato il periodo e gli effetti della pandemia da Covid 19, continua a non arrestarsi e che è confermata dai dati ufficiali: nel 2017 i titoli di viaggio hanno prodotto un incasso di 878 mila euro, nel 2023 l’introito è sceso a 553 mila euro.
“Ad oggi – dicono i segretari della Filt Cgil, della Fit Cisl, della Faisa Cisal, dell’ Ugl e di Soggetto Giuridico – non c’è alcun piano strategico per salvare il servizio, salvo una campagna di abbonamenti che sembra non avere prodotto grandi effetti. Vorremmo conoscere il piano industriale della società e quanto il socio unico sia pronto a farlo attuare”.
L’ufficio stampa
Maria Emanuela lngoglia