Il Palermo prosegue nel suo momento negativo, una sola vittoria (molto sofferta contro il Lecco ultimo in classifica) e 3 sconfitte nelle ultime 4 uscite. Un bottino certamente non da squadra che ambisce alla promozione in serie A, e che a questo punto vede allontanarsi anche le posizioni nobili per i play off.
Il Venezia, terzo in classifica, ha sfoderato al Barbera un calcio essenziale, verticalizzando spesso in maniera egregia, sfruttando le carenze ormai croniche della difesa rosanero, che lascia troppi spazi sulle fasce dove i lagunari trovavano ampie praterie fin dai primi minuti di gara. A tutto ciò si aggiunge uno stratosferico Pohjampalo che nel primo tempo mette a segno una doppietta (18’ e 30’ i gol), sfiorando anche il terzo gol. Un Palermo molto macchinoso in fase di regia, lento come troppo spesso accade (assente Ranocchia per infortunio), impensierisce poco la retroguardia dei neroverdi, se non nei primi minuti della gara, dove sulla fascia sinistra Lund e Di Francesco hanno creato qualche occasione potenzialmente pericolosa.
Il primo tempo si chiude fra i fischi del Barbera e col Palermo sotto di due reti, trasmettendo la netta sensazione di essere un pugile suonato, incapace di reagire. Il secondo tempo, malgrado i cambi di Corini ad inizio ripresa che cambia mezza difesa e inserisce Vasic per Di Mariano, non danno la scossa che ci si aspettava, e il Venezia controlla la partita agevolmente senza correre rischi, a parte un’occasione di testa di Ceccaroni che scheggia la traversa, e mette a segno anche il terzo gol nel recupero, portando a casa una meritatissima e pesantissima vittoria che la lancia al momento al secondo posto, in attesa delle altre partite, staccando il Palermo a 8 punti di distanza, che a questo punto lascia ogni speranza di secondo posto (se mai qualcuno ancora sperava), ma soprattutto non lascia presagire nulla di buono per la fine di questo campionato, soprattutto alla luce di questa evidentissima involuzione dell’ultimo mese, dove possiamo anche ipotizzare a questo punto che si sia davvero rotto qualcosa nel già fragile equilibrio fra tecnico e giocatori.
Al termine della partita, squadra e tecnico contestatissimi dal pubblico presente al Barbera.
Roberto Rubino
IL TABELLINO
Palermo-Venezia 0-3
PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Diakitè, Nedelcearu (46′ Graves), Ceccaroni, Lund (46′ Aurelio); Henderson (62′ Traorè), Gomes, Segre (78′ Soleri); Di Mariano (46′ Vasic), Brunori, Di Francesco. A disp.: Desplanches, Kanuric, Stulac, Mancuso, Marconi, Buttaro, Coulibaly. All. Corini.
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Sverko, Idzes, Altare; Candela, Busio (81′ Jajalo), Tessmann, Ellertsson (70′ Bjarkoson), Zampano (80′ Svoboda); Pohjanpalo (87′ Gytkjær), Pierini (70′ Olivieri). A disp.: Bertinato, Grandi, Modolo, Cheryshev, Lella, Ullmann, Andersen. All. Vanoli.
ARBITRO: Doveri di Roma (Vivenzi-Rossi).
MARCATORI: 18′, 30′ Pohjanpalo, 92′ Gytkjær.
NOTE: Ammoniti Altare, Ceccaroni.