Fare grammatica e non annoiarsi, fare grammatica e apprenderla con facilità: è questo che offre il metodo della grammatica valenziale.
Lo hanno sperimentato, nelle settimane di novembre e dicembre, le classi 2aG, 2aH, 2aI e 3aA della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Grassa” di Mazara del Vallo, Scuola-polo per la provincia di Trapani nell’ambito del Progetto PON INDIRE per la diffusione e formazione sulla Didattica della grammatica valenziale (Codice Progetto 10.8.4.A2 FSEPON-INDIRE-2017-1). Guidati dalle insegnanti Francesca Asaro, Caterina Gagliano, Loredana Mezzapelle e Maria Elisabetta Tumbiolo, a loro volta formate dall’esperta INDIRE, Rosa Pillitteri, gli alunni hanno fatto esperienza di come la frase si possa disegnare, sceneggiare, manipolare.
Il modello della grammatica valenziale , perfezionato magistralmente dal professore Francesco Sabatini , ormai da decenni indefesso divulgatore, presenta, infatti, la sintassi della frase in una forma “disegnabile”, rappresentabile graficamente come una struttura che si amplia radialmente. “Il modello si basa sul principio, ormai ben convalidato dalla ricerca scientifica, che indica il verbo come attivatore della costruzione mentale della frase”(1), il quale può esprimere un concetto compiuto da solo (nel caso per esempio dei verbi impersonali: piovere, nevicare, ecc.) o aggregando intorno a sé un numero limitato di elementi nominali (da 1 a 4) chiamati argomenti, con i quali completa il concetto e che permettono di rappresentare la scena che si crea nella nostra mente. Il verbo con i suoi argomenti costituisce il nucleo della frase, attorno ad esso si aggiungono tutti gli altri elementi che forniscono dettagli e si dispongono in due diversi ordini a seconda che si tratti di informazioni sui singoli componenti del nucleo, ad esso agganciate (i circostanti), o informazioni ulteriori affiancate ma non agganciate al nucleo (le espansioni).
Il modello, dunque, costituisce una via rapida e di immediata lettura per poter cogliere la struttura della frase, schematizzata nei tre ordini generali di elementi: nucleo, circostanti, espansioni. La grammatica valenziale si connota, così, come grammatica prevalentemente visiva e pertanto inclusiva perché più comprensibile anche per gli allievi con bisogni educativi speciali.
Gli alunni si sono divertiti ad impersonare il verbo e i suoi argomenti, ma hanno anche imparato ad “affacciarsi nella nostra mente e cogliere in essa il movimento delle parole”(2), a “radiografare” la frase per coglierne la struttura, operazione cognitiva indispensabile non solo per la comprensione del testo ma anche per la sua produzione e, perché no, per una lettura più consapevole di esso.
(1)F. Sabatini, C. Camodeca, C. De Santis, Conosco la mia lingua-Guida al metodo, Loescher Editore, p.3.
(2) Ivi, ,p.281.
Il Gruppo di Progetto
Dirigente Scolastico, Prof.ssa Teresa Guazzelli
Prof.ssa Francesca Asaro
Prof.ssa Caterina Gagliano
Prof.ssa Loredana Mezzapelle
Prof.ssa Maria Elisabetta Tumbiolo
Tutor interno Prof. Accardo Palumbo Fabio
Tutor esperto Rosa Pillitteri