Lasceranno Alcamo le clarisse del “Sacro Cuore” che si stanno adoperando per il trasferimento nella nuova sede
“Non sappiamo ancora con che tempi perché sono necessari lavori di adeguamento”, riferisce l’abbadessa
Domani Venerdì 8 marzo una messa di ringraziamento con il vescovo di Trapani.
Ogni sabato di quaresima, di pomeriggio, le monache saranno ad Erice per un momento di preghiera aperto a tutti
Un grande dono della Provvidenza, dice il vescovo Fragnelli: il genio femminile, risorsa di pace e di progresso anche nel particolare servizio della vita claustrale
Il monastero delle clarisse del “Sacro Cuore” di Alcamo inizia il percorso che le porterà a trasferire la loro sede nell’ex convento dei Cappuccini ad Erice, ricevuto in dono dalla Provincia minoritica cappuccina di Palermo. Per iniziare a conoscere e ridare vita ai luoghi, una volta alla settimana nel tempo di Quaresima la comunità delle monache raggiungerà la vetta per un momento di preghiera e la celebrazione eucaristica nellaChiesa del Convento, dove è viva per gli ericini la devozione all’Addolorata. Una Chiesa che ritroverà il respiro orante che ebbe già nella sua fondazione come Eremo di San Girolamo poi inserito nel convento dei cappuccini sorto nel 1571 come attestano diverse fonti storiche.
Il primo momento sarà venerdì prossimo 8 marzo: alle ore 10.30 sarà il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli a presiedere l’Eucarestia. Concelebreranno il provinciale dei cappuccini Fra Salvatore Zagone, il parroco di Erice don Piero Messana, il guardiano del convento di Santa Maria di Alcamo p. Antonino Bono. Nelle altre settimane di quaresima alcune monache raggiungeranno Erice ogni sabato e, a partire dalle ore 16 reciteranno la corona dei sette dolori di Maria, animeranno la celebrazione eucaristica e i primi vespri della domenica.
“Non sappiamo quando sarà possibile effettuare il trasferimento – spiega l’abbadessa madre Maria Daniela Rolleri – Sono necessari diversi lavori di adeguamento e ristrutturazione per rendere il convento adatto agli usi di un monastero di clausura. Siamo felici però già di poter abitare, anche se solo per qualche ora, questi luoghi e di far tornare un luogo vivo di culto e di preghiera l’antica chiesa. Ci affidiamo a Maria e alla Provvidenza e chiediamo la preghiera di tutti perché possiamo avviare il più presto possibile i lavori necessari per il trasferimento mentre viviamo questo percorso pasquale con la tutta la Chiesa”.
“Sono passati quasi otto anni di ricerca di una sede idonea ad accogliere la comunità delle Clarisse del Monastero del Sacro di Cuore di Alcamo, monastero divenuto nel frattempo non più adatto per motivi urbanistici e strutturali; è giunto il momento tanto desiderato, anche se ancora bisogna lavorare per completare l’adeguamento della struttura – afferma il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli – Vorrei ringraziare tutti i confratelli Vescovi e i Provinciali delle varie famiglie religiose della Sicilia che hanno accompagnato la lunga fase di ricerca; in particolare ringrazio la provincia dei Cappuccini della Sicilia Occidentale per questo importante gesto di donazione. Ringrazio particolarmente le Istituzioni civili, locali e regionali, che hanno compreso l’importanza di questo trasferimento ed assicurano la loro collaborazione: a tempo debito ci sarà la possibilità di una inaugurazione ufficiale. Ora è un primo momento di preghiera, in comunione con la comunità religiosa e civile di Alcamo che comprende l’evento e non manca di sostenere le monache, provenienti da Alcamo e da tutta la Sicilia. Penso ora alle comunità civili e religiose del territorio ericino e trapanese, che ricevono un grande dono della Provvidenza – aggiunge mons. Fragnelli – Mi accingo a celebrare la prima santa messa con le monache e quanti vorranno intervenire: ringrazieremo il Signore e Lo loderemo perché nel creare il genio femminile, risorsa di pace e progresso dell’umana convivenza, ha voluto ispirare tante donne a dedicarsi totalmente a Lui per essere totalmente dei fratelli e delle sorelle nella preghiera e nell’accompagnamento spirituale”.
Il Monastero del “Sacro Cuore” venne fondato nel 1914. Vi vivono, nello spirito di Santa Chiara d’Assisi, 22 monache. Ad Alcamo è presente un altro monastero di clarisse in corso VI Aprile, il monastero “Santa Chiara” anch’esso molto vivo e ricco di vocazioni alla vita claustrale.
Un po’ di storia del Monastero:
Il 19 gennaio del 1914, sr. Carmela Cherubina Paglicci Reattelli, allora Abbadessa del Protomonastero, in compagnia di una sorella, sr. Chiara Giuseppa Corsini, dopo ben otto anni di trattative, sono partite da Assisi per recarsi per la prima volta ad Alcamo, per verificarne la possibilità di fondare un monastero. La permanenza di appena quindici giorni, fu propizia al discernimento delle Madri fondatrici, che il 24 giugno 1914, alle 19,00, arrivarono ad Alcamo, insieme a sr. Maria Cherubina Bonifazi per iniziare l’avventura della nuova fondazione. Il 4 ottobre 1914, la comunità ebbe il dono della prima postulante della fondazione, la giovane Francesca Messana, seguita da Sebastiana Grimaudo, Vincenza Corrao e Rosaria Di Gregorio. Il 15 febbraio 1915 nel nuovo monastero ebbe luogo la prima Vestizione religiosa delle cinque giovani trovate insieme a sr. Maria di Gesù Peria, che assunsero i seguenti nomi: sr. Chiara Francesca di Gesù e Maria (Vincenza Messana), sr. Maria Maddalena di Gesù Crocifisso (Domenica Cassarà), sr. Margherita Maria del Sacro Cuore di Gesù (Giacoma Adamo), sr. Chiara Teresa di S. Giuseppe (Vita Coppola) e sr. Chiara Maria di S. Agnese (Maria Ingoglia). Il 3 maggio dello stesso anno, la prima giovane accolta dalle Madri fondatrici vestì l’abito religioso assumendo il nome di sr. Chiara Agnese di S. Francesco. Questi eventi di gioia furono seguiti dall’ingresso in monastero di altre giovani: Girolama Fiorello, Pasqua Rocca, Susanna Catania. Altre giovani arricchirono la nascente comunità e, fra le inevitabili fatiche degli inizi, molte sono state le consolazioni di Dio per questo piccolo gregge voluto dalla Sua infinita misericordia. Durante le vicende della I Guerra Mondiale, le sorelle della fondazione dovettero provvisoriamente unirsi al piccolo resto dell’antico monastero alcamese di S. Chiara. Al rientro di un gruppo nel nuovo monastero fu finalmente possibile procedere con l’erezione canonica, il 21 ottobre 1922, mentre il 13 novembre dello stesso anno fu celebrato il primo Capitolo con l’elezione di sr. Pia Giuseppa Catania come Abbadessa e sr. Chiara Teresa Coppola come Vicaria. Tre giorni dopo, il 16 novembre il nuovo Monastero fu inaugurato con il titolo di “S. Chiara del Sacro Cuore”, nell’allora Diocesi di Mazara del Vallo.