Quest’anno ricorre il 41° Anniversario della strage di Ustica avvenuta il 27 giugno 1980 dove 81 tra uomini, donne, ragazzi e bambini, partiti da Bologna, persero la vita poco dopo avere avviato le manovre di avvicinamento per atterrare nell’aeroporto di Palermo. Nel largo tra l’isola di Ponza e l’isola di Ustica sparì dai radar il DC 9 Itavia. Purtroppo dopo 41 anni molti misteri, anche se
tacitamente svelati, non sono stati del tutto resi pubblici.
La città di Mazara del Vallo in questa strage ha pagato un prezzo altissimo, in quanto tra i passeggeri vi erano: Gallo Vito di anni 25, Lupo Giovanna (originaria di Castelvetrano) di anni 32 coniugata a Mazara con i figlioletti Diodato Vincenzo di anni 10, Diodato Antonella di anni 7, Diodato Giuseppe di anni 1 e la sorella Lupo Francesca di anni 17 di Castelvetrano.
Dopo tutti questi anni la verità che faccia chiarezza sui responsabili di tale strage non è riuscita a dare un nome ai responsabili. In questi anni i familiari delle vittime di Ustica si sono costituiti in
una associazione, con presidente Daria Bonfietti, per fare pressione verso lo stato affinché si attivi per chiarire come mai in tempo di pace un aereo di civili sia stato abbattuto nel mar Tirreno. Uno
dei Giudici che più si è avvicinato alle ipotesi possibili è stato il Giudice Rosario Prione. Il suo lavoro di ricerca ha portato alla conclusione che il DC 9 è stato abbattuto da un missile probabilmente indirizzato ad altro obiettivo che si fece scudo dell’aereo civile di passaggio in quella tratta aerea in quel momento.
Nel 2008 Cossiga in una dichiarazione pubblica additò nei francesi gli autori dell’abbattimento. Pertanto i familiari chiedono di concludere le fasi di indagini e che consegnino loro le conclusioni
e valutazioni, affinché possano valutarle e trarne le debite conseguenze.
Chiedono al nostro governo di impegnarsi maggiormente con sforzi diplomatici per dare quella parte di verità, cioè gli autori dell’abbattimento dato che la magistratura da sola non è riuscita ad
appurare. È una questione di dignità giungere a scrivere la verità sul motivo della morte dei propri cari.
Come ogni anno i familiari si riuniscono a Bologna dove il comune nella persona del sindaco Virginio Merola ospita vari eventi per ricordare questa triste pagina. Le iniziative che fanno memoria sono iniziate il 21 giugno con la Camera dei Deputati che ha organizzato con l’Associazione dei familiari, il Convegno “Il dolore e la Politica” – Le azioni delle Associazioni e il ruolo delle associazioni.
Maria Gallo