Un silenzio quasi surreale. Per tutta la durata dello spettacolo. Una platea di quasi ottocento spettatori che con lo sguardo fisso al palco sembra quasi trattenere il fiato, nell’attesa che qualcosa accada. E quel qualcosa è lo scrosciante, lungo, caloroso applauso che come un’onda travolge il teatro Impero di Marsala al termine dell’esibizione di Stefano Massimi, con il suo “Alfabeto delle emozioni”. Uno straordinario viaggio tra storie, legate alle lettere sorteggiate, con cui il narratore ha raccontato ciò che siamo attraverso ciò che proviamo, uomini e donne con i loro punti di forza e le loro fragilità. E quella “M”, sorteggiata come prima lettera del viaggio, ha regalato un’ennesima grande emozione a chi ha voluto essere parte, ancora una volta, di quella “rigenerazione” che ha animato la IX edizione del festival 38° Parallelo. Poi il sipario. Dopo quattro giornate di incontri e confronti.
«È stato un viaggio molto bello. Mi ha colpito tantissimo che come prima lettera sia uscita la “M”, come Marsala, e mi ha colpito molto il silenzio di questa replica in platea, un silenzio così meravigliosamente teso, partecipe, attento: è stato una cosa molto forte, in un teatro così grande e per uno spettacolo tutto di parola – ha commentato al termine dell’esibizione Stefano Massini – Mi ha colpito, come raramente succede, che siano uscite sia la “F” di felicità che l’opposto, la “T” di tristezza, sono state delle emozioni importanti».
E di emozioni il festival ne ha regalate davvero tante, come quelle vissute, sempre il 24 maggio, al PALM, dove lo scrittore e conduttore de “La Lingua Batte” di Rai Radio 3, Paolo Di Paolo, ha dialogato, e registrato una puntata della sua trasmissione, con Paola Di Nicola Travaglini, consigliera della Corte Suprema di Cassazione, Valeria Della Valle, socia dell’Accademia della Crusca, e Cinzia Sciuto, direttrice di MicroMega: «Abbiamo elaborato una riflessione a più voci intorno alle possibilità che il linguaggio ha di rigenerare la realtà – ha detto il conduttore Di Paolo – Tre donne ci hanno messo nel binario di una riflessione che credo sia rigenerante anche per una trasmissione come la nostra, basata sulle parole, sulla lingua, che è un corpo vivo, che deve muoversi, sporcarsi, ibridarsi, qualche volta anche contraddirsi, per essere viva». Una conversazione, dunque, dedicata a come le disuguaglianze si formino, si perpetuino e possano essere superate, nella giustizia, nel linguaggio e nella cultura. «L’istituzione giudiziaria ha unico modello, quello maschile – ha dichiarato la giudice Di Nicola Travaglini – Le donne ci sono, portano una loro storia, che una storia di esclusione e questa storia deve entrare necessariamente nelle aule di giustizia perché possa, attraverso una declinazione al maschile e al femminile di tutte le parole, a partire da quella delle stesse istituzioni, trasmettere nuove figure, nuove modalità di pensiero, nuovi argomenti, escludendo le omissioni. Serve questo, affinché il Paese possa crescere e si possa veramente dire che le sentenze sono emesse nel nome del popolo italiano, senza stereotipi e senza pregiudizi». «In un contesto così difficile come quello di oggi – ha puntualizzato la linguista Della Valle – forse bisogna disarmare le parole, perché possono essere veicoli di violenza. Prima di pronunciarne una pensiamo a chi abbiamo di fronte, usiamo un maggiore rispetto, prendendo in considerazione non solo le parole declinate al maschile ma anche quelle al femminile. Solo così ognuno di noi può contribuire ad un cambiamento, ad una rigenerazione non solo linguistica ma anche sociale». «Le parole sono il nostro strumento pacifico di risoluzione dei conflitti, di gestione delle relazioni – ha aggiunto la direttrice Sciuto – dobbiamo tutelare l’uso che se ne fa, in un tempo in cui sembrano aver perso il loro peso, la loro capacità di dire qualcosa sulla realtà. Dobbiamo ritrovare il senso delle parole che ci legano anzitutto ai fatti: possiamo avere opinioni diverse ma i fatti dovrebbero essere quelli che ci accomunano».
“38° Parallelo”, quest’anno, è stato non solo protagonista di una puntata de “La lingua batte” di Rai Radio 3, ma anche due puntate di Mediterradio, programma radiofonico settimanale di coproduzione tra la sede Rai della Sicilia, quella della Sardegna, Radio Corse Frequenza Mora in Corsica e la Radio Nationale Tunisienne che hanno voluto raccontare il festival e il territorio.
Quattro giorni intensi, dal 21 al 24 maggio, per un festival che come spiega il direttore artistico Giuseppe Prode “ha regalato tante emozioni, dallo spettacolo di apertura al Sollima a quello di chiusura all’Impero, passando attraverso molte suggestioni”, nate grazie alla presenza di autorevoli voci del mondo artistico-culturale, giornalistico, giuridico, linguistico, accademico, incontri con giornalisti Rai del calibro di Lucia Goracci e Salvatore Cusimano, passando per Paola Silvia Dolci, direttrice editoriale di “Niederngasse” e per Carmelo Nigrelli, dell’Università di Catania, fino ad arrivare a Laura Barreca, storica dell’arte, e a Ledo Prato, segretario generale dell’Associazione Mecenate 90, per chiudere con Nicola Barraco, de “Le Iene Show”, e con il regista Matteo Keffer. «Come gruppo di lavoro ci portiamo a casa questa meravigliosa sorpresa fatta dai ragazzi, 120 studenti del liceo “Ruggieri”, i nostri “angeli di 38°” – conclude Prode – che ci hanno dato una grande lezione su come rileggere il tempo. Sono un seme che inizia a germogliare. E noi, grazie a loro, abbiamo vissuto un’emozione fortissima, quella di un tempo finalmente leggero».
PATROCINI, MEDIA PARTNER E SPONSOR
“38° Parallelo – tra libri e cantine” si è avvalso anche quest’anno del patrocinio del Ministero della Cultura, del patrocinio e contributo dell’ARS, Assessorato del turismo, dello sport e dello spettacolo e Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Regione Siciliana, del Comune di Marsala e del PALM, Parco Archeologico di Lilibeo Marsala. La rassegna ha aderito a “Il Maggio dei Libri 2025” e con gli auspici del Salone Internazionale del Libro di Torino con Luci sui Festival, BiblioTP – Rete delle Biblioteche della Provincia di Trapani, la Rete dei Festival Letterari del Trapanese, l’OAPPC Trapani e con gli auspici e con il contributo del Centro per il libro e la lettura. Sono stati media partner Rai Radio 3, con una puntata de “La lingua batte”, e Copeam Mediterradio (rappresentato da Rai Sardegna, Rai Sicilia, Radio France_Frequenza Mora della Corsica e Radio Nationale Tunisienne) con due puntate che hanno raccontato il festival 38° parallelo e il territorio che abita, RMC101 – TP24 e La TR3 – Canale 83. Sponsor privati che hanno sostenuto con il loro impegno, per il secondo anno, il Festival 38° parallelo per un rilancio dal basso della cultura di comunità sono stati BPER Banca, Cantine Florio, Farmacia Giammarinaro e Goals Technologies.