Ci sono momenti nei quali la stupidità dovrebbe essere considerata un reato contro la persona che la subisce, soprattutto quando si tratta di pazienti debilitati e sofferenti.
E’ considerato stupido il comportamento di un individuo quando agisce provocando danni agli altri senza ricavarne alcun beneficio.
Tra i comportamenti stupidi va classificato, certamente, lo smantellato l’U.O.S. “Anestesia e rianimazione ambulatoria di terapia del dolore” ubicato presso l’immobile di via Livorno, senza che si sia ancora provveduto a sistemarlo nel nuovo ospedale.
I pazienti, così, a stragrande maggioranza, colpiti da malattie oncologiche, non sanno più dove recarsi, mentre le visite già prenotate o programmate vengono via via disdette, non essendo stato ancora attivato un altro laboratorio attrezzato dove ricevere questi sofferenti.
Chi non ha ancora una terapia definita dovrà, quindi, soffrire, mentre chi ha già una terapia in corso non potrà rivalutarla o rimodularla con l’apporto dello specialista che lo aveva preso in cura.
Un laboratorio che avrebbe potuto essere smontato e montato, da una squadra di persone esperte, in meno di una giornata lavorativa rimane inattivo già da troppo tempo.
Sappiamo che il materiale e le poche attrezzature smontate sono state portate al deposito di Marsala, senza che nessuno sappia dire se e quando verranno trasferite e montate nel nuovo laboratori o se saranno utilizzati strumenti e attrezzatura di nuovo acquisto.
Ma in questo caso, se debbono essere utilizzate nuove apparecchiature, perché hanno smontato il vecchio laboratorio, impedendo di fatto alla responsabile del servizio di continuare le visite?
Davanti allo smarrimento e al disagio dei pazienti e dei loro familiari, viene consigliato, eventualmente, di rivolgersi ad altri presidi. Per i pazienti e per i loro familiari questo significherebbe sopportare altro stress, altri disagi, altre sofferenze.
Tutto questo per irresponsabilità di qualche dirigente dell’Asp provinciale che non si è preoccupato di garantire la continuità del servizio.
Segnaliamo, oltre la stupidità, anche la mancata sensibilità e rispetto verso i pazienti ai quali non vengono fornite informazioni certe sulla riapertura del servizio.
Il presente documento sarà inviato agli organi inquirenti al fine di valutare se esistono anche nei comportamenti di questi dirigenti elementi configurabili come interruzione di servizi pubblici essenziali.
Mazara lì 28 luglio 2017
Il segretario CGIL- Camera del lavoro
Vito Gancitano